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Preferire gli stipendi all’Iva è reato: la conferma della Cassazione

La Corte di Cassazione Penale con sentenza 30628/2022 ha confermato l’orientamento per cui non versare l’Iva per pagare gli stipendi rappresenta un reato (art. 10 ter d.lgs. 274/2000).

Nessun premio dunque all’imprenditore in crisi che anteponga gli interessi dei dipendenti a quelli dello Stato.

LA RATIO DELLA DECISIONE. Il debito verso il fisco relativo ai versamenti Iva è collegato ad operazioni imponibili. L’imprenditore, dunque, è tenuto ad accantonare preventivamente l’iva da destinare all’Erario, organizzando le risorse disponibili in modo da poter adempiere all’obbligazione tributaria.

LINEE DI DIFESA. Spetta all’imprenditore, sulla base anche dell’organizzazione aziendale, dimostrare che non è stato altrimenti possibile reperire le risorse necessarie ad adempiere in maniera corretta e puntuale alle obbligazioni tributarie, pur avendo posto in essere tutte le possibili azioni anche sfavorevoli per il proprio patrimonio personale dirette a consentirgli di recuperare , in presenza di una improvvisa crisi di liquidità, quelle somme necessarie ad assolvere il debito erariale, senza esservi riuscito per cause indipendenti dalla sua volontà e ad egli non imputabili.

L’Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa

La nuova procedura di composizione negoziata della crisi è strutturata attorno alla figura di un soggetto “esperto”, indipendente e imparziale rispetto all’impresa o alle altre parti interessate dall’eventuale operazione di risanamento.

L’imprenditore può accedere alla procedura volontariamente laddove si sia in presenza di uno squilibrio patrimoniale o economico finanziario che renda probabile la crisi o l’insolvenza.

Spetta agli organi di controllo e ai revisori dei conti il compito di fornire all’esperto le informazioni e le valutazioni elaborate per una ricognizione generale della situazione economico patrimoniale e finanziaria. E’ previsto dalla legge in capo al collegio sindacale e al revisore legale dei conti, ciascuno nell’ambito delle rispettive funzioni, l’obbligo di verificare che l’organo amministrativo valuti l’adeguatezza dell’assetto organizzativo unitamente al dovere di segnalare allo stesso organo amministrativo l’esistenza di fondati indizi di crisi presupponendo così un’assunzione di responsabilità solidale fra i rispettivi organi per la mancata tempestiva segnalazione del potenziale squilibrio

REATI FALLIMENTARI

E’ stata recentemente istituita dal Ministro Marta Cartabia la Commissione ministeriale per l’elaborazione di proposte di revisione dei reati fallimentari. L’intervento, si è reso necessario per adeguare le fattispecie penali alla mutata disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza e renderle funzionali, oltre che alla garanzia delle ragioni dei creditori, anche alla prevenzione della crisi d’impresa e al recupero della continuità aziendale.

La Commissione ministeriale è composta da Renato Brichetti, presidente di sezione della Corte suprema di Cassazione ed è composta da: Raffaele Piccirillo, capo di Gabinetto, Franca Mangano, capo dell’Ufficio legislativo, Enrico Basile (assistente di Diritto penale), Alessandro Buccino Grimaldi (magistrato), Massimo Donini (professore di Diritto penale), Fausto Giunta (professore di Diritto penale), Francesco Mucciarelli (professore associato di Diritto penale), Luigi Orsi (magistrato), Vincenzo Picciotti (magistrato), Luca Pistorelli (magistrato), Marco Riva (commercialista), Sergio Seminara (professore di Diritto commerciale), Paolo Veneziani (professore di Diritto penale) e Maria Vessichelli (magistrato).

I lavori della Commissione dovranno concludersi entro il 31 gennaio 2022.

Intervista radio – il mio approccio alla Crisi

Nell’intervista radiofonica che di seguito pubblico ho avuto modo di chiarire il mio approccio in generale alla Professione Legale e nello specifico alla Gestione della Crisi, ambito nel quale opero ormai in maniera prevalente: attenzione alla persona, alla storia individuale/aziendale, trasformare la crisi in opportunità…

info@avvocatocolzani.it

Codice della Crisi: un nuovo rinvio?

Si segnala il seguente contributo, con riserva di ulteriori aggiornamenti e commenti sul tema.

Assistenza Partita IVA

Tenuto conto del momento di particolare difficoltà e delle pesanti ricadute economiche che l’emergenza Coronavirus sta arrecando, lo Studio intende implementare l’attività consulenziale a sostegno delle partite iva, ditte individuali, professionisti, imprenditori.

Occorre in questo momento di difficoltà ponderare attentamente le proprie scelte e la propria strategia, anche per far fronte magari a problemi di liquidità.

Occorre capire come muoversi nei confronti dei propri collaboratori/dipendenti, dei fornitori, della clientela.

Il supporto di un Professionista in questo particolare momento di crisi può fare la differenza.

Per contatti: info@avvocatocolzani.it

Gestione della Crisi – mio intervento

Nono incontro formazione Occ Monza – 28 marzo 2019 / 14.00 – 18.00 / via Lario

La Responsabilità Civile e Penale degli attori; I profili di responsabilità del debitore, dell’OCC e del Gestore della Crisi; ESERCITAZIONI: Aspetti Procedurali; Svolgimento di un caso pratico. Dalla presentazione della domanda alla esecuzione del piano

Intervengono:

Edoardo Colzani – Avvocato iscritto presso l’Ordine di Lecco, Gestore della crisi

Alfio Alessandro Cardile – Dottore commercialista iscritto all’Ordine di Monza e della Brianza

Joel Giuliani – Dottore commercialista iscritto all’Ordine di Monza e della Brianza

Modera: Fanny Butera – Commissione studi Procedure concorsuali ed esecutive immobiliari

Gestione della Crisi

L’Avv. Edoardo Colzani ha conseguito presso l’Università di Parma, all’esito di un corso post universitario abilitante, la qualifica di Gestore della Crisi ai sensi della Legge 3/2012 sul sovraindebitamento. Tale qualifica va ad aggiungersi ovviamente all’esperienza maturata sul campo.