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GESTIONE DEI RISCHI

Alla domanda “Di che cosa si occupa lo studio?” rispondo GESTIONE DEI RISCHI. E’ a mio avviso la formula più felice che sintetizza il mio percorso professionale e quella che è la mia identità di consulente legale.

In qualità di Consulente Legale, sia che mi rivolgo sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche, ma sempre con la stessa filosofia, quella della prevenzione del rischio. Rischi legali in generale, qualsiasi cosa si presti a generare un contenzioso.

Negli anni tuttavia ho sviluppato una specializzazione nella prevenzione e gestione dei seguenti rischi:

  1. RISCHIO FISCALE;
  2. RISCHIO INDEBITAMENTO BANCARIO;
  3. RISCHIO PRIVACY;
  4. RISCHIO SICUREZZA/INFORTUNI SUL LAVORO.

Ambiti di consulenza

Nel corso degli anni lo Studio ha sviluppato sempre di più la consulenza stragiudiziale nei seguenti ambiti:

BANCARIO: assistenza nella rinegoziazione dei contratti di mutuo, valutazione contratti bancari e individuazione del contratto più rispondente alle esigenze del cliente, analisi anomalie bancarie (usura, anatocismo, fondiarietà)

IMMOBILIARE: assistenza nell’acquisto in asta, assistenza nelle procedure esecutive immobiliari, assistenza nell’acquisto di immobili e predisposizione della relativa contrattualistica

TRIBUTARIO: consulenza cartelle esattoriali, procedure di definizione agevolata, accertamenti con adesione, ricorsi tributari, reati tributari

Per un appuntamento o una prima consulenza: info@avvocatocolzani.it

 

Concordato e Appalti

Il Tar della Toscana con un recente provvedimento di aprile 2019, il n. 491, ha stabilito che può partecipare alla gara d’appalto anche la società sottoposta a concordato preventivo con continuità aziendale.

Nessuna causa di esclusione dalla partecipazione all’appalto.

L’articolo 80 comma 5 lettera b) del Codice dei contratti pubblici dispone infatti che sono escluse dalla partecipazione alle gare d’appalto le imprese in concordato preventivo a meno che si tratti di concordato in continuità aziendale.

In questo senso il Codice dei Contratti pubblici ha introdotto una importante innovazione rispetto al divieto posto dalla cronologicamente precedente legge fallimentare.

Una volta omologato il concordato, del resto, l’imprenditore tornerebbe in bonis.

Va ricordato, tuttavia, occorrerà in ogni caso ottenere una autorizzazione del Giudice delegato.