Archivi categoria: DIRITTO FALLIMENTARE

Codice della Crisi e D. lgs. 231/2001: punti di contatto

Entrambi i testi normativi prevedono un intervento dell’imprenditore finalizzato a PREVENIRE IL RISCHIO: in un caso il rischio “crisi di impresa”, nell’altro caso il rischio “commissione di un reato”.

Una sinergia tra le due normative, con conseguente predisposizione di adeguati assetti organizzativi come previsto dall’art. 2086 codice civile, è auspicabile sia nell’ottica dell’esclusione di eventuali responsabilità penali sia nell’ottica dei sistemi di allerta. E’ fondamentale portare al centro delle dinamiche aziendali il concetto di ORGANIZZAZIONE, con l’adozione dei relativi modelli organizzativi e una accurata attività di compliance.

Perché siano efficaci ed utili per l’attività aziendale, i modelli organizzativi devono essere predisposti su misura delle singole realtà aziendali. I modelli devono altresì essere attuali, fotografare in maniera puntuale tutti i cambiamenti aziendali.

Quando e perchè rivolgersi al mio Studio

  1. Revisione contratti bancari, rinegoziazione dei rapporti in essere, analisi condizioni economiche mutui e finanziamenti; ricerca anomalie (usura, anatocismo, trasparenza);
  2. Contenzioso Prodotti Postali bancari e assicurativi;
  3. Questioni giuridiche connesse al mondo Cripto;
  4. Gestione crisi aziendale;
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  6. Sovraindebitamento e Procedure Concorsuali
  7. Procedure esecutive Immobiliari

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Fondo per la riduzione della crisi da sovraindebitamento

E’ al vaglio del Legislatore (emendamento al decreto sostegni) una proposta per la creazione di un fondo ad hoc per la riduzione della crisi da sovraindebitamento.

Se dovesse essere approvato il relativo emendamento al decreto sostegni, l’accesso al Fondo sarebbe consentito al debitore in stato di sovraindebitamento che intende avviare una procedura di composizione della crisi.

Su richiesta del debitore interessato, le somme verranno concesse attraverso un contributo che verrà erogato direttamente agli OCC presso cui il richiedente ha deciso di rivolgersi, a sostegno delle spese relative all’apertura della pratica, alla predisposizione di una prima valutazione tecnico-economica e alla successiva gestione professionale di composizione della crisi da sovraindebitamento.

Fine 2021 – Inizio 2022

Tempo di bilanci, come ogni anno.

FORMAZIONE PROFESSIONALE 2021: Conseguito il perfezionamento universitario in Corporate Tax Governance; conseguito l’attestato come Esperto negoziatore della Crisi di Impresa; nominato Cultore della Materia in Diritto Fallimentare all’Università Bicocca; sono stato a Bruxelles ad approfondire il tema dei finanziamenti europei.

SERVIZI DI STUDIO 2021: Definiti i settori prevalenti di attività: consulenza bancaria e finanziaria, gestione della crisi, tutela della proprietà intellettuale, assitenza imprese e start up.

FORMAZIONE PROFESSIONALE 2022: mi sono già iscritto a un corso di Corso di Alta Formazione in Law & Tech. Non mancheranno gli approfondimenti sui temi della crisi e del contenzioso bancario, che rappresentano il business principale di studio. Intendo in particolare approfondire, quanto al diritto bancario e finanziario, il tema della blockchain e delle criptovalute.

NUOVI SERVIZI 2022: intendo sviluppare ed implementare alcune aree del diritto amministrativo, avuto in particolare riguardo al diritto degli enti locali.

ESPERTO NEGOZIATORE DELLA CRISI DI IMPRESA

Tra le specializzazioni di studio, si segnala che dal mese di novembre ho acquisito la qualifica di ESPERTO NEGOZIATORE DELLA CRISI DI IMPRESA.

COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI: ON LINE LA PIATTAFORMA

https://composizionenegoziata.camcom.it/ocriWeb/#/home

L’Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa

La nuova procedura di composizione negoziata della crisi è strutturata attorno alla figura di un soggetto “esperto”, indipendente e imparziale rispetto all’impresa o alle altre parti interessate dall’eventuale operazione di risanamento.

L’imprenditore può accedere alla procedura volontariamente laddove si sia in presenza di uno squilibrio patrimoniale o economico finanziario che renda probabile la crisi o l’insolvenza.

Spetta agli organi di controllo e ai revisori dei conti il compito di fornire all’esperto le informazioni e le valutazioni elaborate per una ricognizione generale della situazione economico patrimoniale e finanziaria. E’ previsto dalla legge in capo al collegio sindacale e al revisore legale dei conti, ciascuno nell’ambito delle rispettive funzioni, l’obbligo di verificare che l’organo amministrativo valuti l’adeguatezza dell’assetto organizzativo unitamente al dovere di segnalare allo stesso organo amministrativo l’esistenza di fondati indizi di crisi presupponendo così un’assunzione di responsabilità solidale fra i rispettivi organi per la mancata tempestiva segnalazione del potenziale squilibrio

REATI FALLIMENTARI

E’ stata recentemente istituita dal Ministro Marta Cartabia la Commissione ministeriale per l’elaborazione di proposte di revisione dei reati fallimentari. L’intervento, si è reso necessario per adeguare le fattispecie penali alla mutata disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza e renderle funzionali, oltre che alla garanzia delle ragioni dei creditori, anche alla prevenzione della crisi d’impresa e al recupero della continuità aziendale.

La Commissione ministeriale è composta da Renato Brichetti, presidente di sezione della Corte suprema di Cassazione ed è composta da: Raffaele Piccirillo, capo di Gabinetto, Franca Mangano, capo dell’Ufficio legislativo, Enrico Basile (assistente di Diritto penale), Alessandro Buccino Grimaldi (magistrato), Massimo Donini (professore di Diritto penale), Fausto Giunta (professore di Diritto penale), Francesco Mucciarelli (professore associato di Diritto penale), Luigi Orsi (magistrato), Vincenzo Picciotti (magistrato), Luca Pistorelli (magistrato), Marco Riva (commercialista), Sergio Seminara (professore di Diritto commerciale), Paolo Veneziani (professore di Diritto penale) e Maria Vessichelli (magistrato).

I lavori della Commissione dovranno concludersi entro il 31 gennaio 2022.

Antiriciclaggio e Aste Giudiziarie

ll D.D.L. 2079, presentato al Senato in data 29.1.2021 contiene “disposizioni in materia antiriciclaggio nelle esecuzioni immobiliari” e si propone di introdurre specifici controlli sugli acquisti all’asta, attribuendo tali compiti al delegato alla vendita – tale incombenza spetta per la precisione ai professionisti delegati ex art. 591 bis c.p.c., ai curatori, ai commissari giudiziali e ai liquidatori giudiziali nominati dal Tribunale nelle procedure concorsuali

Tra i nuovi compiti che il Delegato alle Vendite sarà dunque chiamato a svolgere in ottica antiriciclaggio si segnala dunque l’obbligo dell’adeguata verifica della clientela, di cui all’art. 17 del d.lgs. n. 231/2007, concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi delle attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Al Giudice dell’Esecuzione sarà delegato un controllo ulteriore sulla Procedura: egli infatti dovrà attestare l’acquisizione da parte del delegato della documentazione del d.lgs n. 231/2007, potendo in mancanza sospenderne la vendita.

Il D.D.L. prevede altresì la costituzione di una banca dati per le aste giudiziarie da cui ricavare i dati identificativi dell’offerente, del conto bancario o postale utilizzato per il versamento della cauzione e del saldo prezzo, le relazioni di stima ed i dati relativi alle aggiudicazioni ed alla vendita.

Formazione professionale e competenze specialistiche

Ritengo fondamentale la specializzazione professionale, nell’ottica di poter dare un servizio di qualità alla clientela.

La specializzazione si fa sul campo, col lavoro quotidiano, ma anche attraverso lo studio e l’approfondimento. Per quel che mi riguarda ho avviato un percorso di formazione e aggiornamento così articolato:

  • perfezionamento universitario in Inglese Giuridico e Commerciale;
  • perfezionamento universitario in Diritto dei Mercati Finanziari;
  • perfezionamento universitario in Gestione della Crisi da sovraindebitamento:
  • perfezionamento universitario in Tax Corporate Governance.

Un percorso che riguarda dunque consulenza stragiudiziale e compliance, in ambito aziendale e nel settore Npl.