L’esdebitazione è uno strumento che consente all’imprenditore “onesto ma sfortunato” di uscire dalle conseguenze del proprio dissesto economico, liberandosi dei debiti residui. L’esdebitazione del fallito è un meccanismo di natura premiale con il quale il debitore viene sollevato dai debiti non soddisfatti integralmente.
Ai sensi di legge il fallito persona fisica è ammesso al beneficio della liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti a condizione che:
- abbia cooperato con gli organi della procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utile all’accertamento del passivo e adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni;
- non abbia in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedeura;
- non abbia violato le disposizioni in tema di obblighi di consegna al Curatore della propria corrispondenza relativa ai rapporti compresi nel fallimento;
- non abbia già beneficiato dell’esdebitazione nei dieci anni precedenti la richiesta;
- non abbia distratto l’attivo o esposto passività insussistenti, cagionato o aggravato il dissesto rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari o fatto ricorso abusivo al credito.