Condotte della Banca contrarie a buona fede

L’Arbitro Bancario e Finanziario di Torino ha recentemente ribadito il principio per cui rappresenta una condotta scorretta e lesiva della buona fede la segnalazione in centrale rischi del cliente che non abbia corrisposto alcune rate del finanziamento in pendenza di una domanda di sospensione ai sensi del decreto Cura Italia successivamente accolta.

Alla Banca che tenga un siffatto atteggiamento in spregio della buona fede contrattuale l’ABF può imporre una condanna al risarcimento danni nei confronti del cliente.